La questione del mantenimento all’ex moglie è un argomento delicato e complesso. Una delle soluzioni più immediate che viene in mente per evitare tale situazione è semplicemente quella di non sposarsi. Troppo facile, vero?
Ebbene, per quanto possa sembrare banale, questa soluzione elimina alla radice la possibilità di dover affrontare la questione del mantenimento in caso di divorzio. Tuttavia, l’amore spesso supera le preoccupazioni legali e finanziarie, portando le persone a scegliere comunque il matrimonio.
Un altro metodo discutibile per cercare di evitare il pagamento del mantenimento consiste nel provocare l’infedeltà della propria consorte. Secondo alcuni, se la moglie tradisce, potrebbe perdere il diritto al mantenimento. Questo approccio include l’utilizzo di account che flirtano a pagamento per testare la fedeltà del coniuge. Tuttavia, questa strategia presenta numerosi problemi morali ed etici e non garantisce risultati certi, poiché l’infedeltà deve essere dimostrata come causa primaria della crisi coniugale.
Quando non si deve pagare il mantenimento all’ex moglie
Una recente ordinanza della Cassazione ha stabilito che anche un singolo episodio di violenza domestica, come uno schiaffo o uno spintone, può comportare gravi conseguenze legali per chi lo commette, inclusa la perdita del diritto al mantenimento da parte dell’ex coniuge colpevole. Questa sentenza sottolinea l’importanza dei doveri matrimoniali e condanna qualsiasi forma di violenza all’interno della coppia.
Gli atti di violenza tra coniugi non solo hanno ripercussioni sulle questioni civili legate al divorzio ma possono anche configurarsi come reati penali. Il Codice Penale italiano punisce gesti come schiaffi o spintoni con sanzioni che possono arrivare fino alla reclusione o a multe pecuniarie.
Nel caso delle separazioni conflittuali, dove si contestano episodi specifiche condotte negative da parte dell’ex partner (come la violenza fisica), diventa cruciale l’onere della prova. Chi sostiene di essere stato vittima, deve fornire evidenze concrete delle proprie accuse per poter ottenere giustizia nel processo civile o penale relativo alla separazione.
Per far decadere l’obbligo del mantenimento nei confronti dell’ex moglie, devono verificarsi alcune condizioni specifiche:
- Annullamento del matrimonio. Nel momento in cui viene annullato dal tribunale o dalla Sacra Rota, termina ogni suo effetto.
- Inizio di una nuova relazione o addirittura nuovo matrimonio. Se il partner convive con un’altra persona o addirittura si sposa, non ha più diritto al mantenimento.
- Licenziamento. Se il coniuge viene licenziato o viene decurtato il suo stipendio, la sentenza del giudice circa il mantenimento va rivista.
In sintesi, mentre esistono diversificate strategie teoriche per cercare di evitare il pagamento del mantenimento all’ex moglie in caso di divorzio – dall’evitamento stesso del matrimonio fino ad arrivare a situazioni estreme e moralmente discutibili come provocazioni d’infedeltà o addirittura subire attacchi fisici – è fondamentale ricordarsi che ogni azione ha delle conseguenze sia nella sfera personale sia in quella legale. Le decisioni prese all’interno della coppia dovrebbero sempre essere guidate dal rispetto reciproco e dalla consapevolezza delle responsabilità legalmente vincolanti derivanti dal contratto matrimoniale.